I segnali calmanti fanno parte del linguaggio comune utilizzato da lupi e cani, fatto di input sensoriali, visivi, olfattivi e uditivi. Piccoli rituali che vengono utilizzati principalmente per evitare i conflitti fisici all’interno del branco.
Ti sembrerà impossibile ma anche i nostri amati carlini utilizzano questi segnali per comunicare fra loro ma anche con noi.
Ti sarà molto d’aiuto conoscere e capire i segnali calmanti del tuo carlino per poterlo comprendere e rendere felice ma anche per salvarlo da situazioni di stress o conflitto imminente con altri cani.
Perchè è importante conoscere i segnali calmanti?
I cani hanno circa 30 segnali calmanti che utilizzano per comunicare sia fra loro che verso noi umani, semplicemente perché è la lingua che conoscono e che pensano che tutti capiscano.
Omettendo di vedere il proprio cane usare questi segnali con noi, e forse anche punirlo per il loro utilizzo, si rischia di provocare gravi danni. Alcuni cani potrebbero semplicemente smettere di utilizzare i segnali calmanti con altri cani, altri potrebbero sentirsi frustrati e dimostrare un comportamento aggressivo o entrare in uno stato di shock.
Abbiamo bisogno di imparare a capire il linguaggio dei cani in modo da poter capire meglio ciò che i nostri amici pelosi ci dicono.
Spesso emettiamo dei segnali inconsapevolmente che possono essere fraintesi dal nostro cane. Il camminare dritto verso il cane, il chinarsi su di lui, il fissarlo nei occhi, i movimenti veloci e così via, potrebbero essere interpretati come segnali di minaccia.
Questo potrebbe scatenare nel nostro cane una serie di altri segnali calmanti e, se non compresi e ascoltati, una reazione più violenta.
Personalmente ho trovato molto interessante e istruttivo vedere come il mio carlino Giotto, dal carattere piuttosto esuberante, si atteggiava in un branco di altri cani. Grazie a Paolo, un bravissimo educatore cinofilo del quale piangiamo la perdita prematura, ho imparato a leggere i segnali nei cani e ha preservare Giotto da possibili aggressioni.
Non sottovalutare il valore di questo articolo. Leggi attentamente la spiegazione di ogni segnale e la prossima volta che porti al parco il tuo carlino, ricordati quello che hai imparato. Inizia ad osservare i cani e i loro atteggiamenti, potresti salvargli la vita.
Principali segnali calmanti nel carlino
Non sono un educatore cinofilo e non ho la pretesa di esserlo, quindi mi limiterò ad elencare i segnali calmanti più frequenti nel cane carlino. Per una corretta valutazione del cane e per capirlo davvero, ti consiglio di fare un percorso con un bravo addestratore cinofilo.
SBADIGLIO
Lo sbadiglio, spesso interpretato erroneamente come un segnale di stanchezza del proprio amico a quattro zampe, viene usato quando un cane si trova in condizioni di disagio, come, ad esempio, un abbraccio troppo stretto o il trovarsi in un luogo per lui sconosciuto.
Può anche succedere che, se provi ad alzare la voce col tuo carlino, lui ti sbadigli in faccia per cercare di dirti: “Hey, ora basta, non urlare più…”
GIRARE LA TESTA
Questi rituali vengono usati quando un altro cane si avvicina e non si capiscono ancora le sue intenzioni, poiché si è presentato in condizioni non comprensibili, come avvicinandosi troppo rapidamente e direttamente, anziché arrivare di lato.
Spesso il cane, invece di girare la testa guarda altrove, o si gira completamente in modo che la parte posteriore e la coda si trovino di fronte al suo interlocutore. Lo scopo però è il medesimo: permettere all’altro di calmarsi e consentire la sua conoscenza.
Questi sono i segnali che si possono vedere più spesso fra cani. E’ un modo fantastico per risolvere i conflitti, e molto utilizzato sia da cani cuccioli che da adulti.
LECCARSI IL NASO
Leccarsi il naso è un altro fra i segnali calmanti che viene utilizzato spesso anche dal carlino. A volte è difficile da notare se non si guarda il cane perfettamente da davanti; la punta della lingua è appena visibile al di fuori della bocca, e solo per un breve secondo. Ma gli altri cani lo vedono ugualmente e reagiscono di conseguenza ad esso.
Il leccamento del naso è utilizzato spesso quando due cani si incontrano per la prima volta. E’ un forte segnale di pacificazione che serve a calmare lo sconosciuto e a fargli capire che gli si consente la conoscenza.
La leccata compulsiva nel cane carlino non è certo una novità: ti sarà sicuramente capitato di vedere il tuo carlino leccarsi in modo frenetico il naso, le zampe oppure iniziare a leccare te. Questo potrebbe essere un forte segnale di stress da cui il cane cerca di liberarsi.
IMMOBILIZZARSI
L’immobilizzazione può essere eseguita stando in piedi, seduto o sdraiato senza assolutamente muoversi. Questo rituale è utilizzato in diverse situazioni come ad esempio, per consentire ad un altro cane l’esplorazione olfattiva oppure per far calmare il padrone arrabbiato.
MUOVERSI LENTAMENTE
Quando un cane rallenta i propri movimenti in presenza di un altro cane, vuole trasmettergli un forte effetto pacificante. Il camminare ad alta velocità viene visto come una minaccia da molti cani.
Sei mai stato adirato con lui quando è scappato e poi è venuto da te (magari dopo ripetuti richiami)?
Un altro motivo scatenante dei segnali calmanti potrebbe essere che il cane viene sempre messo al guinzaglio quando viene chiamato. Dai un’occhiata al tuo cane la prossima volta che lo chiami, se si muove lentamente, potrebbe essere necessario fare qualcosa di diverso nel modo di agire.
STENDERSI
Mettersi pancia all’aria è considerato un fortissimo segnale di sottomissione del cane. Stendersi con la pancia verso il terreno, in posizione di terra, è, invece, un fortissimo segnale di pacificazione, usato soprattutto da cani leaders.
Questo segnale viene utilizzato in occasione di diverse situazioni: quando un altro cane mostra di aver paura o quando il tuo cane è stanco di giocare e vuole calma intorno.
POSTURA DI GIOCO
Un cane può cercare di calmare un altro cane mettendosi in posizione di gioco, abbassandosi sulle zampe anteriori in posizione di inchino, mentre nella stessa posizione e saltellando di lato è un invito al gioco. Viene spesso usato quando il nostro amico vuole fare amicizia con un altro cane particolarmente nervoso o suscettibile o in presenza di altri animali dei quali non è sicuro.
Inizia a osservare il tuo carlino con attenzione, cerca di capirlo e otterrai da lui un rapporto migliore. E’ incredibilmente emozionante, oltre che educativo.
Benvenuto nel mondo del cane carlino, e alla conoscenza di un linguaggio del tutto nuovo!
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