L’evoluzione del carlino moderno ha una lunga storia dalla Cina agli allevatori inglesi.
Durante la dinastia Yuan (1271-1368), gli imperatori cinesi usavano offrire ai nobili invitati una parata di tutti i loro animali.
Nel corteo, subito dopo i leoni, venivano presentati i piccoli cani dal mantello d’oro, e qui, molto probabilmente, il piccolo carlino fu notato dagli europei.
La diffusione del carlino dalla Cina all’Inghilterra
Solamente nell’ultima parte del 1500 e verso l’inizio del 1600 la Cina iniziò gli scambi commerciali con l’Europa grazie alla famosa compagnia di commercio, Dutch East India Company meglio conosciuta come la Compagnia delle Indie.
Informazioni storiche rivelano che i primi Carlini cinesi sbarcarono inizialmente in Olanda.
Guglielmo I d’Orange (1533-1584), noto anche come Guglielmo il Taciturno, è stato il capo degli olandesi durante la Guerra d’Indipendenza dei Paesi Bassi dagli Spagnoli. Nota anche come Guerra degli ottant’anni (1568-1648), portò al formale riconoscimento dell’indipendenza della Repubblica delle Province Unite.
Nel 1573, nel corso della guerra, un commando nemico si apprestava a penetrare nel suo accampamento per ucciderlo. Guglielmo I, però, fu svegliato dall’abbaiare del suo carlino di nome Pompei, accucciato nella sua stessa tenda. Il cane aveva percepito che il pericolo si stava avvicinando e, dando coraggiosamente l’allarme, aveva salvato il proprio padrone.
Guglielmo III d’Orange, unico figlio dello Statolder Guglielmo II (figlio di Guglielmo I) e di Maria Enrichetta Stuart, Principessa Reale d’Inghilterra, salì al trono di Inghilterra con la moglie Maria II nel 1688 e portò con se alcuni carlini facendoli diventare la razza ufficiale della corte inglese.
E’ in Inghilterra che questa razza trova la sua massima espansione e la sua piena affermazione.
I carlini di allora erano molto diversi da quelli odierni, avevano le orecchie tagliate, lingua lunga e gambe lunghe.
Le orecchie tagliate erano di grande moda in questo momento, inoltre, qualche idiota avventò l’idea di tirare via le orecchie ai carlini dalle radici, pensando che il procedimento crudele potesse migliorarne l’espressione e dare loro un aspetto più rugoso. Per fortuna, questa fase fu rapidamente superata e questa pratica disumana fu eliminata.
L’epoca vittoriana e l’ascesa del carlino
L’epoca vittoriana (1837-1901) indicata nel regno della Regina Victoria, segna un passo importante verso la diffusione del carlino come razza standardizzata, con colori separati e stabiliti nei contemporanei fulvo, “Isabella” e nero.
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La Regina Victoria fu un’amante e una grande allevatrice di questa razza, ne possedeva bene 36 esemplari e prediligeva quelli di color albicocca o fulvo, ma ne possedeva anche uno nero di nome Jacopo.
Sotto il regno della Regina Victoria:
- si vietò il taglio delle orecchie
- si favorì la diffusione dei carlini color albicocca e fulvo
- il libro genealogico della razza iniziò ad essere pubblicato nel 1871, e nel primo volume vi erano 66 Carlini
- nacque nel 1883 il Pug Dog Club
I carlini nei primi show inglesi
Nel 1860 si tenne la prima mostra di cani da caccia a Birmingham, ai carlini fu permesso di essere mostrati, ma nessuno si classificò.
Alla seconda mostra, tenutasi a Leeds nel 1861, una classe speciale fu organizzata per i Carlini e Bloom, un carlino di proprietà di un certo signor Brown, fu il primo a vincere la mostra canina, ma non vi è alcuna indicazione che questo cane sia mai stato mostrato di nuovo.
Nel 1885, il Pug Dog Club mise in piedi il suo primo show a cui poterono partecipare anche i carlini e nel 1888 venne approvato lo standard punti per la razza dei Carlini.
Gli allevamenti inglesi di Willoughby e Morrison
Determinanti per la nascita del Carlino moderno, sono le due linee di sangue inglesi: Willoughby e Morrison. Nate nel 1800 e che si avvicinano molto alla descrizione dell’attuale standard. Queste linee di sangue, fra loro antagoniste, sono esistite per moltissimi anni nelle genealogie dei Carlini.
WILLOUGHBY
I Willoughby furono sviluppati da Lord Willoughby d’Eresby che ricevette i suoi primi esemplari di color argento, dall’artista di music-hall, la signora Blonden, che li aveva portati da una tourneè in Russia.
Gli esemplari di carlino da loro ottenuti avevano quello che oggi è considerato un “mantello carbonato” o “sale e pepe” (detto anche smutty, in inglese) perché ha un misto di peli fulvi e neri.
Le teste di questi cani erano quasi completamente nere e avevano rughe profonde. Il loro corpo era magro e dalle gambe lunghe ed esili.
Mops e Nell (che possono essere trovati come antenati nei pedigree dei carlini anche oggi) erano due importanti carlini Willoughby, alti, magri e con occhi piccoli.
Queste caratteristiche possono apparire ancora in alcuni carlini di oggi, indicando che i carlini non sono ancora liberi dagli aspetti dell’influenza Willoughby.
MORRISON
La linea Morrison, si sviluppò da un puro carlino olandese. Si dice che questo ceppo discenda dai carlini di Queen Charlotte e George III, che hanno ottenuto il ceppo originario dal continente cinese.
I Morrison, di proprietà dell’omonimo ristoratore Charles Morrison, avevano il mantello color albicocca e corpi tarchiati e dalle zampe corte. La riga sul dorso era marrone chiaro invece che nera, e il mantello aveva pochi peli neri (se li aveva).
Questa linea è più somigliante ai carlini attuali. Punch e Tetty sono i cani che hanno iniziato la linea Morrison.
Non è affatto insolito oggi parlare di cani riferiti alla linea “ Willoughby” o “Morrison”, riferendosi al colore più scuro dei Willoughby, o a quello più chiaro dei Morrison.
I carlini Lamb, Moss e Click
Un importante sviluppo della razza carlino è stato dato nel 1860 quando gli inglesi invasero il palazzo imperiale cinese durante il regno dell’imperatrice vedova Tsu-Hsi (1835-1908).
Gli inglesi ivi scoprirono, ed in seguito rubarono, due carlini che assomigliavano più strettamente ai carlini di oggi, con le gambe corte e il naso molto più breve.
Questi carlini di pura razza cinese, di nome Lamb e Moss furono importati in Inghilterra e una certa signora S. Giovanni li ricevette in dono.
Laura Mayhew, un allevatrice distinta e amica della signora S. Giovanni, fu entusiasta dell’arrivo di questi carlini dalla Cina, e convinse la signora S. Giovanni a portarli a casa sua a Twickenham.
I due Carlini, Lamb e Moss, sembravano gemelli. Erano di un colore fulvo-albicocca eccezionale, con una testa ideale e occhi bellissimi.
Lamb e Moss diedero alla luce un figlio, Click di color albicocca, e la signora Laura Mayhew diventò la sua proprietaria.
Click venne incrociato più e più volte e come ti racconto nell’articolo sull’Evoluzione del carlino in America, il suo seme fu utilizzato anche oltre Oceano.
Il suo sangue aiutò a miscelare le linee Willoughby e Morrison facendo migliorare la razza e modellando il moderno carlino come noi lo conosciamo.
Allevamenti importanti del XX secolo
All’inizio del XX secolo, In Inghilterra, ci furono molti famosi allevatori che produssero bellissimi soggetti. Nemmeno la guerra riuscì a distoglierli dalla loro missione e continuarono a perfezionare la razza tra mille difficoltà.
L’allevamento di Turret e Wollridge terminò l’attività a seguito della guerra, ma il suo esempio fu raccolto da Rosa Little che creò la famosa linea di sangue Walkyrie.
Questa linea fu perfezionata dalla Cooper con l’affisso Boscobel, che ottenne un Carlino piccolo, con il muso quadrato, corto e molto rugoso, simile a quello odierno.
Bisogna inoltre ricordare il carlino di Lady Brassey, di lignaggio giapponese, che è all’origine degli esemplari a manto nero. I giapponesi, rivendicano, infatti, la creazione della variante di Carlino nero anche in epoca antica.
Nel 1913 la Bellamy produsse la prima cucciolata di carlini blu, simili alla tonalità degli alani, un soggetto fu imbalsamato ed esposto al Museo di Storia Naturale di Londra.
Negli anni ‘20 e ‘30 gli allevatori più famosi furono quelli di Broadway, quello Kerrod con l’affisso Hoperwort, la Atherton con l’affisso Cedarwood e McNair con l’affisso Ayinsley.
Nel 1945 ricominciano le esposizioni, tra altri affissi famosi ricordiamo Goldengleam, Rydens, Greentubs, Bo of Ide.
Nel 1961 gli allevamenti più quotati furono: Martlescham e Ardglass.
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