Quando in casa si ha già un cane carlino, la scelta di adottare un altro cane, per lo più adulto, porta a farsi diverse domande.
“Non sarà meglio prendere un cucciolo?”
“Andrà d’accordo col mio attuale carlino?”
“Il mio carlino si sentirà messo da parte e ne soffrirà?”
E’ giusto porsi delle domande perché l’adozione di un cane, come quella di qualunque animale, deve essere dettata dalla voglia di condividere un pezzetto della nostra vita con un altro essere vivente e non da un capriccio o dalla moda del momento.
3 Miti da sfatare sull’adozione di un cane adulto
1.
Il cucciolo viene accettato più volentieri, rispetto ad un cane già adulto, dal quattro zampe di casa…
FALSO
Cucciolo o cane adulto? Ecco il primo dubbio quando decidiamo di adottare un amico a quattrozampe soprattutto se in casa c’è già un abitante peloso.
Quando presi Giotto, a due mesi, avevo un pastore maremmano femmina di nome Desy, bravissima. Pensai che prendendo un cucciolo e pure maschio non avrei avuto problemi a farli convivere serenamente, ma mi sbagliavo.
Nonostante Desy fosse un cane pacifico e tranquillo non le andò a genio l’ingresso in famiglia di questo piccolo carlino beige tutto salti e mordicchi. I primi giorni furono infernali, non faceva altro che ringhiargli.
Ci vollero settimane prima che lo accettasse e ricordo ancora quel momento con tanta tenerezza. Eravamo in giardino, li sorvegliavo a vista. Desy era seduta sui gradini di casa, Giotto si avvicina, l’annusa, e le si attacca ad una tettina sperando di ricavarne un pò di latte! Lei rimase ferma, immobile come una statua. Da quel momento divennero inseparabili e la maremmana divenne la bodyguard del piccolo carlino pestifero.
Starai pensando che fra carlini, cani delle stessa razza pacifica, può essere diverso: potrebbe essere, ma non è così scontato.
Dipende tantissimo dal cane che hai.
Questo non significa che adottando un cane adulto eviterai il problema dell’inserimento in famiglia, ma solo che non è così scontato che prendendo un cucciolo, i due vadano subito d’accordo.
In più, prendendo un cane già adulto, potrai avere già un’idea del suo carattere e valutare se potrebbe essere compatibile con il tuo attuale carlino. Cosa non da poco.
2.
Se si prende un cane già adulto sarà difficile che si adatti alla famiglia… FALSO
Molte persone considerano l’adozione di un carlino adulto rischiosa e difficile, ritenendo che il cane possa avere trascorsi sconosciuti e quindi costituisca un punto interrogativo o addirittura un pericolo per il carlino che già si trova in famiglia.
Ma adottare un altro cane, anche se adulto, può riservare piacevoli sorprese e soprattutto dare grandi soddisfazioni.
Il carlino adulto impara velocemente ed è estremamente grato alla sua nuova famiglia. È molto bello vedere con quanto rispetto e dedizione questi cani iniziano a vivere con noi apprendendo velocemente le nuove regole di vita.ù
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3.
Prendendo un secondo cane, il quadrupede di casa potrebbe soffrire…
FALSO
La paura più grande è di certo quella di “fare un torto” al nostro attuale carlino portando a casa un nuovo compagno di vita. Questo tipo di timore ha pervaso anche me quando ho deciso di adottare Lulù.
Giotto aveva 2 anni, la mia maremmana era morta da circa un anno, e io e lui vivevamo in completa simbiosi, non c’era giorno o ora che passassi lontana da lui.
La paura che si “offendesse” per l’arrivo di un nuovo membro della famiglia era tanta, il mio cuore era così pieno d’amore per lui che pensavo non ci fosse spazio per un altro cane.
Mi sbagliavo.
Un giorno arriva la chiamata di Barbara, la presidentessa dell’Associazione Leon Pug’s Rescue Salvacarlino. Mi dice che ha bisogno di uno stallo per una carlina e che sarebbe stato di pochi giorni…
Sono passati 6 anni e Lulù è la regina di casa. Qualche anno dopo è arrivata anche Lisa, ma questa è un’altra storia!
Quando è arrivata Lulù la nostra vita è migliorata
Lulù aveva 6 anni quando l’adottai. Da cucciola era stata rapida da alcuni zingari e poi ritrovata grazie ai carabinieri, il resto della vita l’ha passato in allevamento come fattrice, poi è arrivata nella mia famiglia.
Giotto l’ha amata dal primo momento che l’ha vista.
Inizialmente Lulù era ansiosa, ricordo che era novembre ma di notte le tenevo la finestra aperta altrimenti continuava ad ansimare. Aveva sempre fame e si gettava nella ciotola come se non avesse mai mangiato. Difendeva il cibo e ringhiava a Giotto (che neanche la guardava) per paura che lui glielo rubasse.
Ancora oggi ha un particolare attaccamento per tutto ciò che è commestibile ma condivide volentieri gli avanzi della sua ciotola con il suo fratellino.
Due settimane per rinascere.
Due settimane.
È in media il tempo che impiega un carlino adulto e adottato ad inserirsi nella nuova famiglia (se la famiglia è quella giusta per lui).
Questo è ciò che mi disse Barbara per placare i mille dubbi che avevo quando è arrivata Lulù, aveva ragione.
Dopo due settimane era come se Lulù fosse con noi da sempre. Eravamo una famiglia, eravamo noi tre.
I cani sono speciali perchè conoscono il vero significato della parola AMORE
Nella foto Giotto e Lulù mentre giocano sul divano, qualche giorno dopo essersi conosciuti. Hanno imparato subito a rispettarsi e a volersi bene, senza alcun risentimento, senza delusioni, senza gelosia.
I carlini, più di ogni altra razza, amano avere un compagno per la vita soprattutto se della stessa razza. Col tempo (due settimane, ricordi?) anche il tuo carlino imparerà ad accettare il nuovo arrivato, cucciolo o adulto che sia, e non vorrà più staccarsene.
Adottare un cane è un’esperienza meravigliosa, non privartene.
Se vuoi adottare un carlino, contatta l’Associazione Leon’s Pug Rescue Salvacarlino attraverso il loro sito oppure leggi il mio articolo: Come fare per adottare un carlino?
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